Qui a Trentino Green Network lo sappiamo da tempo che la vitivinicoltura in Trentino è un’eccellenza in fatto di sostenibilità. Grazie al percorso con il Consorzio di Tutela Vini del Trentino che già nel 2016, insieme a ogni singolo agricoltore socio in primis, le cantine sociali, e di seguito tutti gli altri partner, ha ottenuto la prima certificazione SQNPI di produzione integrata delle uve in Italia con un così elevato numero di agricoltori coordinati da unica entità consortile. Nel 2020 è arrivato l’ambito riconoscimento della popolare rivista USA Wine Enthusiast, “Wine Region of the Year“.
E’ il Trentino del Trentodoc e del Teroldego, della Piana Rotaliana e delle “bollicine di montagna” che nascono dai vigneti che si arrampicano sulle Dolomiti, patrimonio Unesco. (fonte: Wine Enthusiast)
L’importanza dei territori nella produzione vitivinicola
Con questo Premio “Wine Region of The Year” tutto il settore vitivinicolo riconosce l’importanza dei territori nella produzione dei vini di qualità.
Attualmente il 12% del vigneto Trentino è certificato biologico. Il territorio è diventato di recente leader in Italia quando si parla di metodi di coltivazione integrata. Per proteggere l’ambiente, la maggior parte dei viticoltori e delle cantine del Trentino hanno adottato un approccio sostenibile, e limitato il più possibile l’uso di trattamenti chimici. Nel 2016 il Consorzio Vini del Trentino ha investito sul processo di certificazione di produzione delle uve secondo il protocollo Sqnpi (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata), e già nel 2019 il 90% della produzione di uva del Trentino era certificata. Per la sua lunga storia di qualità, per i risultati recenti e per l’impegno sul fronte della sostenibilità, Wine Enthusiast è orgogliosa di premiare il Trentino come la sua Wine Region of the Year”, scrive l’Italian Editor Kerin O’Keefe.
Trentino Green Network è fiera di aver contribuito a questo riconoscimento, sia con il supporto fornito al Consorzio di Tutela Vini del Trentino per l’ottenimento della certificazione SQNPI, sia per la lunga e proficua collaborazione con il settore nel quale spicca, il Gruppo Mezzacorona che integra la sostenibilità nella propria strategia aziendale e che realizza il Bilancio di Sostenibilità dal 2016 in conformità con lo standard internazionale GRI.
L’ottenimento della certificazione SQNPI è stato un percorso sfidante, perchè il Trentino è una realtà molto frammentata, non favorita sicuramente dalla caratteristiche geomorfologiche nella coesione sociale. E’ quindi un risultato veramente importante che un così ampio numero di aziende vitivinicole, anche di piccole dimensioni, siano riuscite ad aderire al protocollo ministeriale. Il successo è dovuto al fatto che la sostenibilità fa parte del modo con cui i vitivinicoltori trentini si approcciano alla terra. Lo dice bene il Gruppo Mezzacorona quando dice che i suoi Soci sono custodi della terra.
Qualità e Sostenibilità a braccetto
E’ quindi ormai assodato che qualità e sostenibilità vanno a braccetto. Lo dimostra il fatto che i vini migliori provengono da territori caratterizzati da un’alta qualità ambientale e da una gestione sostenibile dei terreni e della pratiche agricole.
Vini come il Pinot Grigio e lo Chardonnay, il Muller-Thurgau e la Nosiola, tra i bianchi, e come il Teroldego e il Marzemino, il Pinot Nero e il Merlot, tra i rossi, ma anche gli spumanti, nascono quindi in uno dei territori, il Trentino, tra i più avanzati in ambito Sostenibilità. Le interrelazioni sono molteplici, e valide a anche in altri ambiti di produzione, come abbiamo avuto di approfondire nel corso del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale di Milano durante il panel promosso e coordinato da Trentino Green Network “Quando l’agroalimentare è sostenibile“.
Per chi volesse approfondire è utile l’indagine realizzata dal centro Studi Mediobanca sui principali player del settore vinicolo italiano e pubblicato a maggio 2020.
Sempre più sostenibilità nell’agroalimentare: la strategia europea “From Farm to Fork”
La Sostenibilità nell’Agroalimentare diventerà sempre più una conditio sine qua non per le aziende del settore, non più solo una dimostrazione di buona volontà e una questione di etica. Questo alla luce della nuova strategia europea From Farm to Fork. A dicembre 2020 c’è stata l’interessante conferenza internazionale “Resetting the Food System from Farm to Fork: Setting the Stage for the 2021 UN Food Systems Summit” – organizzata dalla Fondazione Barilla – di cui è possibile guardare la registrazione qui.
A livello nazionale inoltre è in corso il processo di aggiornamento il Piano di Azione Nazionale sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Maggiori informazioni sul sito del Ministero della Politiche Agricole e Forestali.
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