Il Consorzio Vini del Trentino ha avviato il processo di Stakeholder Engagement per gettare le basi del primo Bilancio di Sostenibilità. Si definisce Stakeholder Engagement l’insieme delle attività che consentono il coinvolgimento dei portatori di interesse di una organizzazione.
Per chi opera nel settore vitivinicolo essere sostenibili e trasparenti è sempre più importante per poter garantire la salubrità e la qualità dei propri prodotti e al contempo ridurre progressivamente gli impatti su ambiente e società. Questo è è alla base della scelta del Consorzio di Tutela Vini del Trentino di intraprendere un percorso di miglioramento continuo per rispondere alle esigenze dei propri portatori di interesse in ambito di Sostenibilità e di Responsabilità Sociale d’Impresa. Un percorso iniziato nel 1990 già con il Comitato Vitivinicolo Trentino (poi diventato Consorzio dei Vini del Trentino, n.d.r. ) e supportato dalla Provincia Autonoma di Trento, che istituisce il Protocollo di Autodisciplina per la Produzione Viticola a cui aderiscono i viticoltori e che diviene uno strumento con regole ed indicazioni per praticare una viticoltura “integrata”. Il cammino del Consorzio prosegue nel 2016 con l’avvio del percorso di certificazione SQNPI (Sistema Nazionale di Qualità di Produzione Integrata) rivolto a tutti i Soci, sempre con il supporto della Provincia Autonoma di Trento, che diventa un caso unico in Italia per la sua penetrazione territoriale e che comprova l’impegno per la salute e sicurezza dei lavoratori, dei consumatori, degli abitanti e dei visitatori del Trentino (valendo al Trentino nel 2021 il riconoscimento di Wine Enthusiast “Trentino Wine Region of the Year”).
Verso il Bilancio di Sostenibilità del Consorzio Vini del Trentino
Con il progetto supportato da Trentino Green Network, il Consorzio di Tutela Vini del Trentino va oltre la propria mission: tutelare le denominazioni di origine enologiche provinciali e promuovere le relative produzioni vitivinicole sul mercato al fine di crearne un’identità forte e credibile. Con questo progetto metterà a punto una propria Strategia di Sostenibilità con l’obiettivo di trainare lo sviluppo sostenibile della viticultura trentina. Per fare ciò, ha avviato, coerentemente con quanto definito dalle linee guida internazionali GRI Standards, un processo di ascolto e coinvolgimento dei suoi principali portatori di interesse interni ed esterni (Stakeholder engagement) da portare avanti nel tempo. Il processo in questione è stato intrapreso al fine di comprendere quali sono gli aspetti legati alle sue attività in ambito di sostenibilità a 360 gradi ritenuti più rilevanti dai propri stakeholder: da una parte, per integrarli nelle proprie decisioni strategiche di lungo periodo; dall’altra, per rendere trasparenti all’interno del suo primo Bilancio di Sostenibilità le relative azioni di valore già intraprese.
Una delle prime iniziative di Stakeholder engagement messe in atto dal Consorzio in tal senso è stata la definizione di un questionario online rivolto ai propri Soci, a coloro che lavorano nel settore vitivinicolo ma anche ai rappresentanti delle amministrazioni comunali territoriali e agli interessati al mondo del vino.
Se vuoi aiutare anche tu il Consorzio Vini del Trentino a migliorare la propria azione in ambito di sostenibilità, compila il seguente questionario: https://www.survio.com/survey/d/consorziovinitrentino
Ci vorranno solo pochi minuti del tuo tempo!
La sostenibilità nel settore vitivinicolo
La sostenibilità della filiera agroalimentare e, più nello specifico, vitivinicola è sempre con maggior forza oggetto di attenzione da parte dei consumatori e di azione degli enti internazionali che si stanno muovendo per ridurne le ricadute negative in termini di risorse impiegate e impatto ambientale, gravando indirettamente anche sulla salute dell’uomo. A livello comunitario è stata pubblicata dalla Commissione Europea nel maggio 2020, in linea con il Green Deal, la strategia Farm to Fork (“dal campo alla tavola”) volta a rendere la produzione, la commercializzazione e il consumo dei prodotti agroalimentari sostenibile entro il 2030 attraverso la riduzione dell’uso dei fitofarmaci chimici e pericolosi, dei fertilizzanti e delle emissioni di gas serra, l’aumento dell’agricoltura biologica e l’adozione di pratiche sostenibili nell’ambito del commercio dei prodotti.
In Italia, coerentemente con quanto definito dall’Unione Europea, sono stati introdotti molteplici strumenti specifici atti a misurare e certificare la sostenibilità nel settore vitivinicolo, come gli standard di certificazione volontaria SQNPI, VIVA ed Equalitas per poi passare all’ultima frontiera dello Standard Unico Nazionale. Quest’ultimo, frutto del Decreto Rilancio del luglio 2020 e attualmente in definizione presso il Mipaaf, ha lo scopo di dotare produttori, cantine, imbottigliatori e fornitori della filiera vitivinicola di un certificato unico che riunisca i marchi già presenti e che detti regole comuni sulle buone pratiche da seguire.