Render conto significa essere sostenibili per clienti, consumatori e cittadini. Per imprese e organizzazioni è una domanda più che mai attuale e dichiarare la propria distintività, paga. E’ una scelta necessaria, ne siamo convinti, non come esercizio di stile, ma come esigenza di pianificazione e diffusione degli obiettivi e dei risultati dell’impresa. Ciò introduce concetti di “misurabilità” con la definizione di indicatori leggibili e conteggiabili che diano conto di un operato.
Fa riflettere un intervento a cui abbiamo assistito presso Tsm School of Management di Trento alcuni giorni fa sul concetto di accountability nelle imprese e nell’ente pubblico, in cui si dichiarava che non c’è nella lingua italiana una traduzione compiuta del termine inglese. Forse il termine più vicino è il “render conto”, ma non esistendo la definizione corrispondente è difficile prefigurarsi una tradizione consolidata di “rendicontazione” integrata ovvero economica, sociale ed ambientale dell’attività e degli scopi di un impresa.
Contabilizzare, concetto simile, rende solo in parte l’idea, ma ciò che deve essere fondamentale è dimostrare il valore dell’impresa avvicinandola così ai propri clienti, ai fornitori, agli stakeholders significativi. Crediamo che essere maggiormente competitivi nei confronti del mercato e pronti a processi di internazionalizzazione sia il risultato anche dell’ “accountability”, ovvero la capacità di misurarsi attraverso gli strumenti di bilancio e sostenibilità d’impresa.
Misurare il valore derivante da patrimonio ambientale e culturale, investimenti, scelte di conciliazione e genere nell’ organizzazione del personale, efficienza energetica e ambientale è il nostro lavoro. Crediamo che gli investimenti in idee, in innovazione, in ricerca e formazione abbiano un assoluto valore per il futuro e detengano il primato della differenza tra un luogo ed un altro, tra la qualità e non di un servizio, tra la durevolezza, il costo ed il successo di un prodotto, di un impresa o di un ente pubblico.
Quali strumenti abbiamo in dotazione per misurare la responsabilità d’impresa e la reputazione che ne deriva che sfugge al solo risultato economico? Come riusciamo a dimostrare che le scelte e gli investimenti fatti per ridurre gli impatti ambientali e le perfomance di prodotto/servizio, hanno oltre alla conformità normativa, un risultato aziendale positivo in termini di risultati complessivi e quindi anche (ma non solo) di volume d’affari?
Il bilancio di sostenibilità, che nasce da una matrice di indicatori validato dallo standard internazionale GRI ha una visione che va in questa direzione. Fa suoi strumenti di contabilità e controllo di gestione per render conto e fotografare aspetti correlati tra loro come la perfomance economica, il benessere sociale e la qualità ambientale presente ed accantonata per le generazioni future. Tutto cio’ viene pertanto considerato nella sua globalità dando un’analisi complessiva del grado di “benessere e di sostenibilità” dell’organizzazione.
E questo il Gruppo Mezzacorona lo sta facendo con noi, la prima grande cooperativa in Trentino a dotarsi di uno strumento snello, leggibile come il bilancio di sostenibilità. Li racconterà se stesso ed i dati derivanti da una storia cooperativa centenaria proiettata nel mercato estero nella produzione e vendita di vino e di mele usando i più innovativi processi industriali al quale indissolubilmente lega il lavoro quotidiano di 1174 soci agricoltori.
Seguiteci, per noi di Trentinogreen Network essere sostenibili vuol dire anche questo.