UNI/PdR 109 è la nuova Prassi di Riferimento “Attività professionali non regolamentate: profili professionali nell’ambito della sostenibilità”, che permette di riconoscere ufficialmente a livello nazionale i professionisti della sostenibilità.
Giovedì 3 giugno 2021 è entrata in vigore la nuova Prassi di riferimento UNI/PdR 109. Frutto della collaborazione tra UNI, Intertek, Confassociazioni, e CSR Manager Network, che si prefigge di definire uno strumento utile che delinei quali sono le caratteristiche che le figure professionali che si occupano di sostenibilità devono avere, al fine di poterne dare un riconoscimento ufficiale sul mercato.
Quando si parla di Prassi di riferimento, in ogni caso, non si afferisce ad una norma vera e propria ma ad un documento tecnico para-normativo riconosciuto a livello nazionale che potrà diventare tale solamente dopo un minimo di due anni dalla sua pubblicazione. Per tale ragione, il grado di diffusione e applicazione di questa PdR ne determinerà la trasformazione definitiva in documento normativo oppure il ritiro.
Cosa prevede la nuova Prassi di Riferimento UNI/PdR 109
UNI/PdR 109, partendo da un’analisi di quelli che sono i compiti e le attività svolte, specifica nel concreto quali sono i requisiti in termini di conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità che devono essere soddisfatti per poter essere certificati da un ente accreditato come:
- Sustainability Manager
- Sustainability Practitioner
- Sustainability & CSR Auditor
- SDG (Sustainable Development Goals) Action Manager
- SDG User
In ciascun caso, la certificazione delle proprie competenze dovrà essere richiesta direttamente dal soggetto interessato all’ente di certificazione e, una volta ottenuta, sarà coerente con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ), che la renderà riconoscibile e spendibile anche negli Stati dell’Unione Europea, coerentemente con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF).
La struttura della Prassi UNI/PdR 109
La Prassi di riferimento UNI/PdR 109 ha, perciò, un ampio spettro d’azione e dal punto di vista strutturale si articola in due diverse parti:
- in cui vengono definiti i requisiti relativi all’attività professionale del Sustainability Manager e del Sustainability Practitioner. Queste due figure professionali fanno riferimento, rispettivamente, al professionista che gestisce a livello manageriale la sostenibilità aziendale e la Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) e al professionista che sviluppa e gestisce la sostenibilità a livello operativo (UNI/PdR 109.1:2021).
- in cui vengono definiti i requisiti relativi all’attività professionale del Sustainability & CSR Auditor, dell’SDG Action Manager e dell’SDG User, ossia dei professionisti che svolgono rispettivamente attività di audit nell’ambito della sostenibilità e della RSI, attività di gestione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) in strutture organizzative e attività di gestione quotidiane dei cittadini correlate agli SDGs ma non connesse a specifiche attività professionali (UNI/PdR 109.2:2021).
La vera importanza di questa Prassi risiede nel fatto che essa rappresenta un primo tentativo di riconoscere ufficialmente i professionisti della sostenibilità, figure che saranno sempre più necessarie per le realtà economiche al fine di compiere una transizione verso un modello di business che sia effettivamente sostenibile.