L’Osservatorio Socialis pubblica il nono Rapporto CSR sull’impegno sociale delle aziende in Italia. La notizia è che oggi le aziende investono quattro volte di più rispetto al 2015.
Quasi un miliardo e mezzo di euro (1,412 mld) investiti in azioni di CSR (Corporate Social Responsibility) dalle aziende italiane che hanno scommesso sul loro ruolo di responsabilità sociale: cioè il 25% in più rispetto al dato del 2015 (1,122 mld). L’85% delle aziende ha scelto di scommettere sulla CSR (era l’80% nel 2015), un valore quasi doppio, rispetto a quello di sedici anni fa, quando iniziò la rilevazione dell’Osservatorio Socialis.
L’iniziativa è realizzata dall’Osservatorio Socialis di Errepi Comunicazione, in collaborazione con l’istituto Ixè, su un campione rappresentativo di 400 aziende italiane con più di 80 dipendenti.
Il Rapporto si può scaricare a questo link.
I principali risultati della ricerca
Oltre agli investimenti realizzati dalle imprese per attività e progetti di CSR, negli ultimi 18 anni è in crescita costante (+50%) il numero delle imprese che sceglie di avviarne.
Nel 2020, in piena emergenza sanitaria al momento della rilevazione dei dati, gli investimenti per il 2020 risultano ridotti (-19%) ma al tempo stesso si assiste a un fiorire di iniziative sociali, riconversione dei progetti di CSR, sostegno all’occupazione mai visti in precedenza.
Nonostante l’urto della pandemia, 8 aziende su 10 ipotizzano che nel futuro, con l’auspicato aiuto delle istituzioni, si impegneranno per integrare le attività di CSR nel business per una crescita ponderata e sostenibile.
Le imprese scelgono di concentrare i propri investimenti in CSR in prevalenza all’interno dell’organizzazione, sopratutto per migliorare il benessere dei dipendenti; subito dopo sul territorio in cui operano, molto di meno nel territorio italiano (non vicino alla sede).
L’attività di CSR ritenuta più importante per la maggioranza assoluta degli intervistati è la formazione del personale.
Il vantaggio più diffusamente riconosciuto dalle imprese è relativo all’immagine corporate e al rafforzamento del posizionamento aziendale.
Solo il 3% delle imprese dichiara di non aver fatto alcuna attività per il benessere dei dipendenti, mentre continuano a crescere le imprese che adottano un sistema interno per la diffusione della cultura della CSR nell’organizzazione (comunicazioni interne della Direzione e incontri periodici gli strumenti più utilizzati).